Lyrics
Come Un Angelo
Come un angelo
Musica / Music: G. Nannini
Parole / Lyrics: G. Nannini
Rivedo quella bimba bionda
scendere lenta le scale
e poi mia madre dire “vieni vieni c’è gente”
Davanti a me dei manichini
si erano già messi comodi
e con le mani dietro io
vendevo il personaggio mio
larà, larà, larà, lallalallalà
Io recitavo a memoria poesie
e m’acclamavano mille bugie
tra tanti inchini fra forme inventate
le vere essenze si son travasate
e resta quel coro
che dice che sono che sono
Come un angelo
come un angelo
come un angelo
come un angelo
Ma quale razza mai di angelo
potevo essere io
in mezzo a un cielo che non era fatto
per essere mio
spazzare tutto in un cantuccio
far di quel mondo un cartoccio
e dalla larga via
cercar la dimensione mia
più in là più in là più in là solo più in là
E poi scoprir che c’è un’altra poesia
se chiami gli altri per correre via
ad inventare una nuova canzone
per cui saremo davvero persone, senz’altro persone
persone non essere più
come angeli
come angeli
come angeli…
Storia Di Un Sorriso
Storia di un sorriso
Musica / Music: G. Nannini
Parole / Lyrics: G. Nannini
Il mio passo va lungo il fiume torbido
il mio passo va penso ad un’età e a questo mondo dove va.
sto parlando ma scheletriti gli alberi non sentono
muore il mondo intorno ma di là che cosa vedo?
E piano piano ecco il suo sorriso
e piano piano, piano un pò più piano
e poi più forte fortissimo
sciogliersi insieme dai vincoli come volatili
come cavalli liberi
e che cos’è che sento
precipito dentro
le valanghe sopra i pregiudizi scendono.
Dalla mano mia cade piano il libro di psicologia
formule sull’uomo per cercare un pò di buono.
L’ansia cresce e va
corre l’inflazione della realtà
ma di là dal fiume che succede che succede?
Con un sorriso e quattro braccia giovani
la soluzione di problemi inutili
con un sorriso e poi stringendosi
si sono tolti dai vincoli come volatili
come cavalli liberi
e che cos’è che sento precipito dentro
le valanghe sopra i pregiudizi scendono
E Poi Viaggiai
E poi viaggiai
Musica / Music: G. Nannini
Parole / Lyrics: G. Nannini
Palmo palmo percorrevo
quella strada di campagna
che mi portava diretta lì
alle tue braccia.
Nella tua stanza
giovani giochi ero un fantasma tra le tende
quando stringevo la giacca tua
Ero un’adolescente
ero la tua bambina
fra le tue mani creta io
mi confacevo a te …
E poi viaggiai
la vita toccherò per nascere
la via mi aprii
fra spiagge vergini riportandomi alle origini
io restituisco me a me stessa.
E nella schiuma di false realtà
dove dimora l’umanità
uomo ti perdi
e con te se ne va
La superiorità,
e nasce il volto mio
e dalle tue braccia scivolo
rapita dalla vita
E poi viaggiai
la vita toccherò per nascere
la via mi aprii
fra spiagge vergini riportandomi alle origini
io restituisco me a me stessa
e poi viaggiai, e poi viaggiai…
Un'anima Di Sughero
Un’anima di sughero
Musica / Music: G. Nannini
Parole / Lyrics: G. Nannini
Un’anima di sughero asciutta e priva di peso
ecco che cos’è
né triste né innocente né allegro
vivevo.
le ore abbandonata a pensare cosa fosse l’amore
immobile
Violenza piacere bellezza chi siete mai?
vedevo intorno a me la natura
era senza colori
gli alberi neri
gli uccelli frettolosi nel cielo per
Oh oh…
E dopo l’impressione di trasformare in walzer gli istanti
con lui davanti
la voglia di acchiappare la vita coi denti
e poi lasciarsi andare e viaggiare sulle braccia del vento
dormirgli accanto
sentire salire salire calore
E dopo dare dare poi dare senza regola dare
e cogliere il grido che da dentro mi prende e
oh oh…
Addio
Addio
Musica / Music: G. Nannini
Parole / Lyrics: G. Nannini
Noi ancora lì
fra cianfrusaglie la speranza si raccoglie
ma poi d’un tratto io
addio soltanto addio
gli ultimi sguardi dentro me rumori sordi
rumori sordi
La nostra immagine sfuocata dietro me
rivedevo i momenti
i vissuti secondi
lo sguardo maschio suo
distrattamente poi
altre donne vedeva
nuove forme cercava
Ora fuori non piove più
ma il selciato è ancor bagnato e può
specchiarmi un pò
così mi racconterò perché gli ho detto
addio l’ho voluto io
che cercavo la felicità
a me legandolo sempre più legandolo
Così mi disse che
gli toglievo l’aria e
gli ponevo dei limiti
e chiedeva la libertà
la la la
Che potevo rispondere io se non
addio soltanto addio
gli utlimi sguardi e dentro me rumori sordi
uoh rumori sordi
Ti Avevo Chiesto Solo Di Toccarmi
Ti avevo chiesto solo di toccarmi
Musica / Music: G. Nannini
Parole / Lyrics: G. Nannini
Lo sguardo mio dal viso suo si sposta e sulle cose va
si spande la mia fantasia
coprendo la sua realtà
e quello raccontava forse la sua storia
i suoi problemi e cosa ricercasse ora
ma io dov’ero dov’ero dov’ero io?
Le forme grigie del passato
ormai me l’hanno insegnato
a cosa sia servito aver fatto e costruito
adesso domandavo solo sensazioni
e lui prendeva invece le mie mani
e ahi e ahi e ahi e ahi
Ti avevo chiesto solo di toccarmi
gli risposi io
per risolvere il travaglio mio
gli dicevo io accarezzami nell’oblio gettami
di parlare smetti
E lui povero caro lui continuava a cercarmi
a domandarmi cosa c’era cosa mi prendeva
capire non poteva la sua virtù qual’era?
Tacere accarezzarmi e basta e invece lui
e ahi e ahi e ahi e ahi
ti avevo chiesto solo di toccarmi
gli risposi io
per risolvere il travaglio mio
gli dicevo io accarezzami nell’oblio gettami
di parlare smetti
Fantasia
Fantasia
Musica / Music: G. Nannini
Parole / Lyrics: G. Nannini
Stanco il sentimento si è rinchiuso in me
roccia in mezzo al vento è l’anima.
La spontaneità per spiegare in me
ha raggiunto già l’inutile
fantasia spazio per sentirmi mia
fantasia di emozioni e delusioni.
credere poi ricredersi e tutto sommato dopo scegliersi.
Sola io, sola io intreccio le mie mani
sola io sola io fiducia nel domani mio
Fantasia spazio per sentirmi mia
fantasia di emozioni e delusioni.
credere poi ricredersi e tutto sommato dopo scegliersi.
Sola io, sola io intreccio le mie mani
sola io sola io fiducia nel domani mio
Ma Lasciati Andare
Ma lasciati andare
Musica / Music: G. Nannini
Parole / Lyrics: G. Nannini
No vi prego lasciatemi stare lasciatemi
sono stanca mi sento male rimango a casa
dai ragazzi non preoccupatevi divertitevi
e sarà per un’altra volta sicuro
Ma lasciati andare
e con noi rivivrai volerai
ma lasciati andare
due carezze di vento e poi viaggerai.
Vi ringrazio ragazzi ma i vostri gesti
non li sento vibrare no non mi chiamano
se non avessi le gambe così pesanti verrei con tutti quanti
o forse meglio le sfrutterei per andare.
Mi spiace amici ma non posso arrendermi adesso
che farei? che alternativa avete voi
pupazzi pure voi legati a un fil di fumo
è troppo tardi per sentire qualcuno
la fierezza che è andata via cede il posto all’ironia
tutti quei visi così buffi così lontani
avrei voluto soffiarli via insieme a questa anima mia
e volteggiare nel nulla poi senza più fili
Ma lasciati andare
e con noi rivivrai volerai
ma lasciati andare
due carezze di vento e poi viaggerai.
Morta Per Autoprocurato Aborto
“Morta per autoprocurato aborto”
Musica / Music: G. Nannini
Parole / Lyrics: G. Nannini
La stanza tua piena di fiori
e due coltelli i testimoni
di un rito che non ha padroni
un rito l’unico rimedio
a libertà negate a volontà spezzate
e in mezzo al sangue lei per terra
vinceva la sua guerra
senza parlare senza accusare
dei suoi tre mesi di dolore di rancore di timore:
Ecco con l’immagine…
e tutto a un tratto mi sembra assurdo
le strade son di burro
si scivolava si sprofondava che si faceva noi?
E dov’è il coraggio di continuare a dar la vita
tra le macerie e se la gente non ci sente più
forse daranno un paradiso
a donne come lei
che così han deciso
e in tutta questa distruzione
io cerco un’altra direzione
e sono già molto lontana
qualcosa brucia dentro me dentro di me dentro di me
Si torce l’anima
cos’è succeso?
che cosa resta adesso?
che cosa suono io?
le grida spaesate le mani morsicate sue.
Il Pastore
Il pastore
Musica / Music: G. Nannini
Parole / Lyrics: G. Nannini
Canuto il volto bastone accanto
è lui il pastore d’ogni tempo
il monte nuovo lo raggiungerà
e indietro non tornerà indietro.
le case basse le cose ingiuste
il ritmo lento del lavoro
sapori odori aromi fermati e imbalsamati.
e indietro i suoi dolori ignoti
indietro morte e guerra
indietro il mito della terra
indietro il mito della terra.
E poi salire in alto
dove il silenzio è favola
e liberare l’anima
e liberare l’anima
e liberare l’anima
Lontana l’isola
voci gridi
togliere tutte le radici
e camminare avanti
a lunghi passi falcanti.
I boschi oscuri a me davanti
e niente più ripensamenti
lasciare tutto quanto
per rinunciare al mondo
E poi sedersi su una pietra
e ripensare a un’esistenza
lontana ormai la sofferenza
lontana ormai la prepotenza
ed arrivare in alto
dove il silenzio è favola
e liberare l’anima
e liberare l’anima
e liberare l’anima