Lyrics
Dialogo
Tu uomo tu
Dio padre
Poi ragazzo mio
Sul mio seno aggrappato
Tra un insulto e un bacio
Donna non vuol dire pazza
O martire che di certo
Viene a noia
Tu sei forte perché sai dire “mia”
Tu sei niente appena scappo via
Apriamoci
Gridando odio per un po’ d’amore
Almeno apriamoci
Gridando odio per un po’ d’amore
Per sentirsi naturali
Più nudi più veri
E donna
Donna tu
Se vuoi di più che cosa devo fare?
Nelle fiabe mi ero visto re vincitore
Vendendo fumo vendendo guerra
Vendevo me vendevo la violenza
E son rimasto senza più poesia
A fare l’uomo
A farti roba mia
Abbracciami
Gridando odio per un po’ d’amore
Ma adesso abbracciami
Gridando odio per un po’ d’amore
Per sentirsi naturali
Più nudi più veri
Rebecca
Ci hanno rubato i corpi il viso i movimenti
Ci hanno inventato miti
Giocattoli innocenti
Si sono rivelati massaggi per le menti
Ti ricordo ancora nella scatola
Ti scartai curiosa
Rebecca mia Rebecca
Capelli biondo stoppa made in Italy
Che cos’eri tu?
Con quegli occhi sorridenti
Con quel fiocco sulla testa
La tua faccia grassa
Oh oh Rebecca
Oh oh Rebecca
Oh oh
Ti parlavo di me
Ti cambiavo le pose
Ti trasformavo in attrice con le parti da bella
Da gran donna
Eri il mito della bionda
E crescevo crescevo
Con la smania ribelle
D’esser subito grande
D’esser subito bella
Di dovere
Se volevo l’amore
E crescevo crescevo
Ma qualcosa cambiava
Ora non si giocava più
Le mie amiche di classe
Con le loro conquiste
E tu e tu e tu
Io crescevo crescevo
Ma qualcosa è cambiato
Mi son vista allo specchio
Con quel poco di seno
Con quel naso che avevo
Mi coprivo la faccia
Cosa ci hanno inventato?
Cos’abbiamo sognato?
Dimmelo dimmelo tu Rebecca
oh Rebecca
Basta
Basta
M’incammino e basta
M’incammino e mi sento un piccolo frammento
Di umanità
Ho percorso quella strada
Con la testa calpestata
Dai commenti sul mio corpo sporchi
Basta
M’incammino e basta
E mi sento una rabbia secolare
Fatta di reclusioni paure traumi fughe
Mi ricordo
Tredici anni tredici anni
L’aria intorno come piombo
Mi ricordo
Il mio viso sulle dita
Frasi mozze cento scuse professore
Per staccarti le mani da me
Ladro della mia adolescenza
Basta
Ma che cosa mi resta
Quando scende la consapevolezza?
Prendo a calci me stessa
Non ti accorgi che succede
Sono morsi i tuoi problemi
E la mente non va avanti
Tredici anni tredici anni
L’aria intorno come piombo
Mi ricordo
Il mio viso sulle dita
Frasi mozze cento scuse professore
Per staccarti le mani da me
Ladro della mia adolescenza
Basta
Frenesia
Cammino col sorriso sulla faccia
C’è sempre spazio per chi sappia ridere
Ma poi la gente intorno cade a pezzi
Dove ti butti dopo lui?
Dove ti attacchi?
Vado avanti
Devo andare avanti
Vado avanti
Devo andare avanti
Un ricordo che cos’è?
È la prova che almeno ho vissuto
Quando sto per perdermi
Trasparente il suo viso nel buio
Incornicia poesie
Ho finito di dirmi bugie
Cammino col sorriso sulla faccia
C’è sempre spazio per chi sappia ridere
Ma poi la gente intorno cade a pezzi
Dove ti butti dopo lui?
Dove ti attacchi?
Vado avanti
Devo andare avanti
Vado avanti
Devo andare avanti
Gli specchi in diagonale le risate
I mostri i draghi il sonno mi fan male
La schiuma della birra mi ricopre
Mentre domando ancora una porzione in due
Vado avanti
Devo andare avanti
Vado avanti
Devo andare avanti
Se
Se
Sono sveglia
Se c’è il sole
La gente mi sorride
Forse ci sarà un perché
Se
Vive in me
Tanta pace
È perché di ciò che faccio
Esiste una ragione
Se
Ti ho tradito
E te l’ho detto poi
Se
Ti ho tradito
Ci sarà un perché
Sì
Mi ricordo la tua faccia
L’espressione del momento
Eri un uomo senza armi in pugno
Ma se non te l’avessi detto
Noi come tanti saremmo andati avanti
Prendo un tram
Si muove intorno la città
Risonanze si riassumono
Sono sparse nell’intimo
Dove mai mi spingono?
Tu
Sei rimasto così male
Che qualcosa per reagire dovevi pure fare
Ma rispondesti “me ne frego”
Le mani in tasca riuscivi a darti un tono
Prendo un tram
Si muove intorno la città
Risonanze si riassumono
Sono sparse nell’intimo
Dove mai mi spingono?
Se
Sono qui
Che vuol dire?
Non lo so
Saran le gambe che mi han spinto ad arrivare
Se
Sto salendo
Le tue scale
È perché c’è ancora in noi qualcosa da scoprire
Se
Sono qui
C’è un motivo
Maria Paola
Arrivò
Con i capelli blu
Con due nodi
Al posto delle mani
L’espressione rattrappita
Dalla realtà scucita
E con gli occhi
Stralunati
Maria paola
Una scheda in clinica
E parlava con l’aria
Rincorreva colori
Era nata una donna esclusa
Come mai
Maria paola
Annullata chiusa
Allontanata
E mi rivedo anch’io
Con le cinghie nei pensieri
Con la gente addosso
Inchiodata con la carne a brandelli
Per liberarmi
Per liberarmi
Per liberarmi
Buona sera
Scusi
Cerco Maria paola
Sa quella ragazza dell’anno scorso con i capelli blu
La rivedo su un letto rilasciata
Con le mani senza presa
Coi capelli senza blu
Con la mente spappolata dagli elettroshock
Mi hanno detto è ancora in cura
Almeno prima parlava con l’aria
Rincorreva i colori
Maria paola
Siamo Vivi
Vero
Non mi sembra ancora vero
Se ieri vedevo pezzi di cielo
E gli spazi abbreviati racchiusi tra i muri
Fuori
Cosa dico? Sono fuori
Ho voglia di urlare
Fermare la prima persona
“Ascolti signora lo sa sono libera”
Quando il senso del giusto e del vero non c’è
Quando hai tutto il motivo per chiuderti dentro
Impari a morire
Giorno per giorno
E vengo avanti fino a te
Io vengo avanti porto me
Mi sento nascere a caso
Io respiro tu respiri
Siamo vivi siamo vivi
Mi sento nascere a caso
Io respiro tu respiri
Siamo vivi siamo vivi
Mare
Di automobili e lamiere
Le vedo arrivare e sto attraversando le strade
Non mi posso fermare
“Scusate dovete frenare”
Quando ti legano i polsi
E ti tolgono ciò che credevi più tuo
Raccogli le forze
Gridi “è mio”
E vengo avanti fino a te
Io vengo avanti porto me
Mi sento nascere a caso
Io respiro tu respiri
Siamo vivi siamo vivi
Mi sento nascere a caso
Io respiro tu respiri
Siamo vivi siamo vivi
Sono Stanco
“Sono stanco” bella frase
Per nascondere le cose
Mentre muore ogni richiamo
La tua bocca manda fumo
Nella nostra stanza ladra
I colori son scappati
E ci siamo rintanati
Negli spazi impenetrabili
Cosa vuoi tirare avanti?
Hai spremunto questi fianchi
Ascoltiamo in sottofondo
La fatica di un orgasmo
Batto a tempo il silenzio
Che si fa? Che si fa? Che s’inventa?
Io su te tu su me
Ma una carezza dov’è?
Se ne va se ne va anche la fantasia
Che rimane? Io e te solitudine
“Sono stanco” bella frase
Per nascondere le cose
Mentre muore ogni richiamo
Una donna sogna un uomo
Riprendo La Mia Faccia
Forse sono proprio io
Forse sono proprio io
Che mi sto tirando fuori donna
Forse sono proprio io
Forse sono proprio io
Che mi sto tirando fuori
“Sono stanco” bella frase
Ce ne stiamo rintanati noi
Ora sono proprio io
Ora sono proprio io
Che mi sto tirando fuori
Ora sono proprio io
Forse faccio un po’ paura
Ma mi sto tirando fuori
Basta paure traumi fughe e reclusioni
Basta con i furti alla mia identità
Ora sono proprio io
Forse faccio un po’ paura
Ma mi sto tirando fuori donna
E Rebecca non comanda
No Rebecca non comanda
Io riprendo la mia faccia
Una Radura
Una radura
Con la terra rimossa
E tre fili d’erba
Sparsi qua e là
Vedo tanta gente colorata
Dipinti e stracci rotti
Senza tradizioni
Donne e uomini
Ahh si sente un’eco insolito
La voce sembra quasi un’evasione
Si muovono le labbra
E sono diventate suoni le parole
Io su una radura
Con la terra rimossa
Insieme agli altri
Ribaltata
Sto respirando questa terra nuda
Tutti all’improvviso
Con l’inconscio in mano
Ci ripiantiamo
Oh oh oh